Il Blog del Trail
Descrizione
Sella Nevea, 11 settembre 2020. In un anno tutt'altro che semplice per il movimento dell' UltraTrail va fatto un grosso applauso ad un'organizzazione che rispettando tutte le diverse indicazioni del caso decide di organizzare comunque una gara dal gusto epico. Siamo giunti alla terza edizione (considerando l'edizione zero del 2018) di una gara che ci porterà alla scoperta delle Alpi Giulie e dei luoghi della Grande Guerra. L'evento principale parte ed arriva a Sella Nevea, dopo bene 120 km e 8200d+. La distanza Medium è di "soli" 65 km e 4400d+, mentre la novità dell'anno è la Short, con 40 km per 3300d+. Si tratta di distanze abbastanza impegnative, specialmente in un anno senza gare, ma l'impegno verrà ampiamente ripagato dai paesaggi a dir poco splendidi
Il miglior modo per raggiungere la zona partenza è in macchina essendo Sella Nevea un piccolo paesino di montagna; pochi anche i posti per pernottare, si consiglia di prenotare con largo anticipo. Ideale in questo caso sarebbe venire qui in camper, che regala libertà e completa autonomia.
Servizi
Causa Covid i servizi sono ridotti all'osso: è presente solo un ristoro all'arrivo.
La Gara
La descrizione si integra con quella ottimamente descritta sul sito ufficiale della gara
Un viaggio, un’esperienza per mezzo del trailrunning per pochi atleti scelti e selezionati, un’evento che vi porterà sui sentieri della Grande Guerra a distanza di 100anni, calpestando i campi di battaglia situati sulla linea del fronte tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico, ove furono teatro di sanguinose e numerose battaglie per la conquista di un fazzoletto di terra sulle cime e vallate che lo circondano.
Partenza da Sella Nevea dove poi si punterà sugli stupendi piani del Montasio( 1470 mt/slm ) per poi scendere lungo il sentiero che porta alla frazione di Piani ( 644 metri/slm ) e di seguito immettersi sulla vecchia strada che risale a Patocco ( 770 metri/slm ) e puntare su Chiusaforte. Proprio come conseguenza della partenza alle 17 si arriverà al primo ristoro col buio (salvo i primi runner più veloci).
Lasciato l’abitato di Chiusaforte( 391 metri/slm ), passando per la località di Costamolino( 790 metri/slm ), si proseguirà verso Dogna( 419 metri/slm ). In questo tratto attraversiamo un pezzo davvero suggestivo: per l'occasione è stato pulito e reso agibile un sentiero che non veniva percorso da oltre 50 anni. Le grandi rocce ci accompagnano in questo pezzo, illuminate dalla sola luce della nostra frontale. Lasciata Dogna si comincerà a risalire grazie a delle strade asfaltate secondarie per qualcosa come 8 chilometri, percorrendo e accarezzando caratteristici borghi rurali costituiti da antiche costruzioni, e ci si addentrerà nella linea fortificata dei Plans, linea di spartiacque e di confine durante il grande conflitto.
Arrivati al rifugio Grego ( 1389 metri/slm ), caratterizzato in un luogo molto suggestivo si punterà a scendere verso la foresta millenaria di Tarvisio, precisamente verso Valbruna( 721 metri/slm ), dove si correrà sui sentieri della Risonanza e dell’ Alpe Adria Trail. In questo punto è necessario prestare attenzione: qualche personaggio pessimo ha levato delle bandelle ad un paio di incroci, rendendo tutto più difficile. In caso di dubbi seguire per Valbruna facendo ben attenzione a non saltare l'Agriturismo Prati Oitzinger, dove si trova la base vita.
Si prosegue quindi per Ugovizza ( 720 metri/slm ) e proprio in centro paese si imboccherà il sentiero che ci accompagnerà verso Malga Priu ( 1255 metri/slm ), Rifugio Gortani ( 1127 metri/slm ), e addentrandosi nella Val Uque accompagnati dal suono naturale delle sue acque;
si arriverà passando per il Rifugio Nordio ( 1406 metri/slm ) in località Sella di Lom ( 1499 metri/slm ), linea di confine attuale fra Italia e Austria e si imboccherà il sentiero della Traversata Carnica fino ai bellissimi e spaziosi pascoli posti in Sella Bistrizza ( 1718 metri/ slm ) sotto il Monte Osternig
Ripreso il sentiero dell’Alpe Adria Trail si proseguirà alla cappella della Madonna delle Nevi ( 1750 metri/slm ) situata sul monte Gozman, passaggio sulla sella Pleccia ( 1616 metri/slm ) e discesa puntando Camporosso ( 810 metri/slm ) ;
scesi a valle si salirà dal durissimo sentiero del Pellegrino per scollinare nel suggestivo e unico villaggio posto sul monte Lussari ( 1790 metri/slm ) dove è presente il santuario ove si potrà godere di una vista a 360° che spazia dalla pianura tarvisiana, la vista sul Mangart e lo Jof di Montasio.
Usciti dal villaggio si prosegue verso sella Prasnig, si scenderà in località Rio Freddo, si passerà per la sella delle Cave e si percorrerà la morbida e suggestiva discesa sottobosco che ci porterà al paese di Cave del Predil ( 900 metri/slm ) attraversando il museo minerario ed arrivando in piazza dove è situato il monumento dei minatori. Qui si trova l'ultimo ristoro e cancello di giornata: solo una ventina di chilometri e 1000 metri di dislivello ci separano dalla fine. Si costeggia il lago di Predil passando per il suo caratteristico forte militare, si svolta a destra e si ritorna a salire per l’ultima volta verso malga Grantagar ( 1530 metri/slm ) ed imboccando il Sentiero dei Tedeschi che porta al rifugio Corsi ( 1874 metri/slm ) e sarà l’ultima asperità della gara;
proseguendo per la suggestiva Parete delle Gocce e superando il Passo degli Scalini ( 2022 metri/slm ) si scenderà accompagnati dai numerosi stambecchi che saranno spettatori privilegiati, e toccando con mano le numerose postazioni alpine della Grande Guerra ancora esistenti entrando a far parte di un paesaggio incredibile con una vista che si perderà sulla catena del monte Canin che sovrasta l’arrivo.
Oltrepassato il Passo degli Scalini dunque si punterà verso Casera Cregnedul ( 1515 metri/slm ) e si imboccherà il sentiero che porterà direttamente sulla linea d’arrivo di questo stupendo evento!
Nota: Mappa di percorso, altimetria e foto di condivisione sono state prese dai canali ufficiali dell'evento al solo scopo di pubblicizzarlo. Possono essere eliminate in qualisasi momento su richiesta dei rispettivi proprietari
Conclusioni
Una gara veramente splendida, i paesaggi ripagano davvero di tutti gli sforzi fatti. E' importante tenersi un po' nella prima metà perchè le salite più impegnative arrivano nella seconda parte. I ristori hanno tutto il necessario per rifocillarsi, dal dolce al salato alla "minestrina salvavita".
Sito internet: https://vdgtrail.com/
Pro: paesaggi impagabili, ristori organizzati e volontari sorridenti a tutte le ore.
Contro: Il periodo dell'anno scelto obbliga a correre molte ore di notte, cosa in realtà molto soggettiva: a qualcuno piace a qualcuno un po' meno